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Attacchi con il coltello, così l'Isis vuole continuare a terrorizzare
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- Creato Venerdì, 16 Novembre 2018 17:27
- Ultima modifica il Martedì, 26 Novembre 2019 19:16
- Pubblicato Venerdì, 16 Novembre 2018 17:27
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Il recente attentato di Melbourne, rivendicato dall’Isis, ha riportato in auge la tecnica terroristica legata all’uso dei coltelli, ampiamente documentata in vari articoli sulle riviste del presunto Stato Islamico e in particolare su Rumiyah (ISSUE 2) nell’articolo “Just Terror Tactics” (Knife attacks). “Qualcuno potrebbe chiedersi perché i coltelli rappresentano una buona opzione per un attacco. I coltelli, anche se sicuramente non sono l’unica arma per arrecare danno al kuffar (miscredente), sono ampiamente disponibili in ogni terra e quindi facilmente accessibili. Ci sono alcuni estremamente facili da nascondere e altamente letali, soprattutto nelle mani di qualcuno che sa come usarli efficacemente. Quando si sceglie un coltello, si dovrebbe fare attenzione prima di tutto alla sua affilatezza. Poi si dovrebbe considerare la forza della lama e del manico e cercare qualcosa che sia adatto al lavoro da compiere. Inoltre non dovrebbe essere molto largo, poiché risulta poi difficile nasconderlo. Lame seghettate o semi-seghettate costituiscono buoni coltelli da combattimento. E’ esplicitamente consigliato di non usare coltelli da cucina, poiché la loro struttura di base non è progettata per un assassinio o una carneficina.” A questo punto sull’articolo si consiglia di usare i coltelli con la lama fissa, ovvero quelli in cui manico e lama sono realizzati con un unico pezzo di metallo. “Quando si conduce un’operazione col coltello non è consigliato prendere di mira aree troppo affollate o raduni, poiché ciò rappresenta uno svantaggio e aumenta la probabilità di fallire nella missione. Il rischio è dunque quello di essere bloccati preventivamente e di essere ostacolati nel raggiungimento dell’obiettivo.” In questa guerra asimmetrica sembra proprio che l’Isis pur di rimanere nell’onda mediatica continui a sollecitare i suoi seguaci ricorrendo a delle tecniche rudimentali.
di Noemi Genova
Generale Vecciarelli nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa
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- Pubblicato Lunedì, 05 Novembre 2018 12:31
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Moqtada al Sadr trionfa alle elezioni legislative in Iraq
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- Creato Lunedì, 28 Maggio 2018 14:25
- Ultima modifica il Lunedì, 28 Maggio 2018 14:28
- Pubblicato Lunedì, 28 Maggio 2018 14:25
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Lo scorso 12 maggio in Iraq si sono svolte le consultazioni per eleggere il Premier della Nazione, chiamando alle urne 24,5 milioni di elettori. I seggi elettorali sono stati presidiati da massicci dispositivi di sicurezza, poiché i jihadisti, seppur in maniera minore, continuano a rappresentare una consistente minaccia. Sono state 3 le liste a contendersi la possibilità di guidare il Paese per i prossimi 4 anni. Alla fine la lista “Allenza per la Vittoria” del premier uscente Haider al Abadi, sostenuto dalla comunità internazionale, si è piazzata al terzo posto conquistando 42 seggi. Al secondo posto invece l'alleanza di milizie sciite (La Conquista) guidata da Hadi al Amiri, (47 seggi), mentre a vincere le elezioni è stata l'alleanza, guidata dallo sciita Moqtada al Sadr e denominata “Marcia per le riforme”, con 54 seggi. Da notare il forte astensionismo che ha riguardato il 44,52% degli aventi diritto. Il programma di Moqtada era incentrato proprio sulla guerra contro la corruzione e la povertà, e teso a contrastare l'interferenza straniera (soprattutto di USA e Iran), che ha convinto molti elettori, in quello che è stato definito un voto di protesta.
di Domenico Pio Abiuso
A cosa serve studiare la Storia?
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- Creato Lunedì, 22 Ottobre 2018 16:51
- Ultima modifica il Lunedì, 05 Novembre 2018 12:33
- Pubblicato Lunedì, 22 Ottobre 2018 16:51
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Accordo tra il Ministero della Difesa e il DASS per attività in campo spaziale ed aerospaziale di tipo civile
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- Creato Giovedì, 17 Maggio 2018 19:35
- Ultima modifica il Mercoledì, 06 Giugno 2018 09:33
- Pubblicato Giovedì, 17 Maggio 2018 19:35
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