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Afghanistan

Afghanistan, ritrovato il bimbo di Kabul affidato ad un marine

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Un bimbo sorretto dalle braccia del padre viene consegnato a un marine al di là del muro che separa una calca infinita dall'aeroporto di Kabul. Oltre il filo spinato. Uno scatto drammatico della scorsa estate diventato il simbolo del ritorno dei Talebani e delle caotiche operazioni di evacuazione dei civili dall'Afghanistan. Solo adesso quel bambino, Sohail Ahmadi, si è ricongiunto con la sua famiglia. Dopo aver consegnato il piccolo ai soldati Usa, come tanti altri disperati, temendo che venisse schiacciato dalla folla, papà Mirza e mamma Suraya non erano più riusciti a trovarlo e avevano lasciato il Paese senza di lui. Prima il Qatar, poi la Germania, infine gli Stati Uniti dove vivono oggi con gli altri tre figli.
"Ho cercato ovunque per tre giorni, ma di lui non c'era traccia", raccontò il padre, che aveva lavorato come uomo della sicurezza all’ambasciata Usa in Afghanistan per dieci anni, in un drammatico appello per ritrovarlo. Poi a novembre, spiega la Bbc, il piccolo è stato rintracciato a casa di un tassista di 29 anni, Hamid Safi. Questi ha raccontato di aver trovato Sohail da solo per terra all'aeroporto e di averlo portato a casa dalla moglie e dagli altri figli dopo aver cercato invano i suoi parenti. Lo ha chiamato Mohammad Abed e ha postato la sua foto insieme a quella dei suoi figli sulla sua pagina Facebook. Il nonno di Sohail lo ha riconosciuto e ha viaggiato dalla provincia nord-orientale del Badakhshan fino a Kabul per chiedere che il bambino fosse restituito. Dopo sette settimane di trattative e un accordo tra le famiglie supervisionato dai Talebani, il piccolo è stato consegnato al nonno in attesa di raggiungere mamma e papà.
 
fonte Rai News

Generale Zanelli nuovo vicecomandante RS

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Oggi, con una semplice cerimonia svoltasi in aderenza alle misure di contenimento del contagio da Covid-19, il Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano Nicola Zanelli ha assunto l’incarico di Vicecomandante della missione NATO Resolute Support in Afghanistan, subentrando al Tenente Generale Gilles Hill, del British Army. Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza del Generale statunitense Scott Miller, Comandante della missione, che ha dato il benvenuto al Generale Zanelli. Il Generale Zanelli ha confermato che l’impegno del contingente italiano prosegue al fianco degli alleati e dei partner della NATO. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza di essere determinati e coesi nel supportare il popolo afgano e le sue forze nazionali di sicurezza per mantenere i risultati finora raggiunti: “Un impegno dovuto”, ha dichiarato, “verso i cittadini afgani e verso i fratelli in armi di tutti i paesi della Coalizione caduti e feriti nel lungo percorso di stabilizzazione dell’Afghanistan”.
Nei giorni scorsi, il Gen. C.A. Zanelli ha visitato il Tactical Advice Assist Command West (TAAC-W), unità multinazionale a guida italiana, che ha sede in Herat, al comando del Gen. B. Alberto Vezzoli, Comandante della Brigata Alpina "Julia" dell'Esercito Italiano, che ne costituisce il grosso della forza.
 
fonte Stato Maggiore della Difesa
 

Militari italiani del Train Advise Assist Command West (TAAC-W) abilitano 7 poliziotte del carcere femminile di Herat al primo soccorso e al soccorso pediatrico

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Herat, 23-24 giugno 2018. I militari italiani in missione in Afghanistan hanno concluso ad Herat il corso Basic Life Support Defibrillation (BLSD) teso a consentire alle poliziotte in servizio presso il carcere femminile di stabilizzare le detenute ed i loro figli in imminente pericolo di vita. I carabinieri del Police Advising Team (PAT)  con l’ausilio di personale medico e infermieristico dell’ospedale da campo della base italiana (ROLE 2) appartenenti al Train Advise Assist Command West (TAAC-W), su base Brigata “Pinerolo”, hanno abilitato sette poliziotte in servizio presso l’istituto di reclusione femminile di Herat al primo soccorso e al soccorso pediatrico. Il corso è stato richiesto dalla direttrice dell’istituto penitenziario per accrescere la formazione del personale di polizia a fornire una maggiore assistenza alle donne detenute nel carcere e ai loro figli che ad oggi, in circa 60 tra neonati e bambini, vivono con loro nella struttura in età prescolare. La rianimazione cardio-polmonare, le posizioni di sicurezza post traumatiche e da shock, il trattamento delle ferite lacero-contuse e l’impiego del defibrillatore, sono le principali capacità acquisite dalle poliziotte espresse nella pratica di numerosi esercizi eseguiti su manichino. Inoltre, una sessione a parte è stata dedicata al primo soccorso pediatrico, con particolare riferimento alla disostruzione delle vie respiratorie. Le attività a favore delle donne afgane, realizzate nell’ambito dei progetti gender, hanno il duplice obiettivo, da una parte,  di rendere le Forze Armate e di Polizia autonome nella gestione dello sviluppo professionale del proprio personale e, dall’altra,  di formare nuovi istruttori (“train the trainers”) in linea con i compiti del TAAC W che si sviluppano sia sul piano dell’addestramento (Train) che su quello della consulenza (Advise e Assist). Tutti gli sforzi del contingente italiano, nell’ambito della missione in Afghanistan Resolute Support, sono tesi allo sviluppo organizzativo e funzionale delle forze di sicurezza afgane, per il raggiungimento di un adeguato livello di sostenibilità delle stesse. Le partecipanti, al termine della cerimonia di consegna dei diplomi, hanno espresso grande soddisfazione per quanto appreso durante le lezioni teoriche e pratiche, mostrando sempre un vivo interesse per gli argomenti trattati durante il corso.
 
fonte Stato Maggiore della Difesa

Afghanistan, meeting con vertici militari e politici

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Qualche giorno fa, a Camp Arena (Herat), sede del Train Advise and Assist Command West (TAAC W), attualmente su base Brigata Aeromobile “Friuli”, alla presenza del Comandante della Missione in Afghanistan Resolute Support (RS), Generale (USA) Austin Scott Miller, del Vicecomandante di RS e Italian Senior National Representative, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale e del Comandante del TAAC W, Generale di Brigata Salvatore Annigliato, si è tenuto un importante incontro (shura) al quale hanno partecipato i più alti rappresentanti delle Forze di sicurezza della regione ovest dell’Afghanistan. La Shura ha costituito un momento di confronto tra il Governatore della Provincia di Herat, Abdul Qayum Rahimi, il Comandante del 207° Corpo d’Armata dell’Afghan National Army, Major General Noourallah Shuiayee Qaderi e i Comandanti delle Forze di sicurezza operanti nella provincia. Durante l’incontro si è discusso del potenziamento delle capacità logistiche delle unità militari afgane, delle attività di Train, Advise and Assist svolte dagli advisors italiani del TAAC W e, per gli aspetti relativi alla sicurezza, si è tracciato un quadro circa l’attuale situazione in cui versa ogni distretto della provincia. Il Governatore di Herat ha rivolto al Comandante della Missione in Afghanistan  RS e del TAAC W un sentito ringraziamento per il continuo sostegno e supporto prestato, affermando che l’ottima cooperazione raggiunta tra le Istituzioni militari e civili afgane e le Forze della coalizione ha permesso di elevare il livello di sicurezza nella provincia e di creare le condizioni affinché le Forze di sicurezza locali possano operare a difesa del proprio Paese e dei cittadini. Soddisfazione per i risultati conseguiti è stata espressa anche dal Comandante del 207° Corpo d’Armata. Il Generale Miller, nel suo intervento, ha affermato che gli Stati Uniti non faranno mancare il loro appoggio al Paese in un momento storico come questo, nel quale sono tutt’ora in corso le trattative con il movimento talebano per addivenire a un accordo di pace che coinvolga anche il governo legittimo dell’Afghanistan. Miller ha inoltre sottolineato che la missione in Afghanistan Resolute Support proseguirà fino a quando non saranno raggiunte le condizioni necessarie affinché le Istituzioni e le Forze Armate afgane possano essere in grado di agire in completa autonomia. La missione in Afghanistan Resolute Support è una missione a guida NATO avviata il 1° gennaio 2015 al temine dell’operazione ISAF. Il suo scopo è contribuire all’addestramento, assistenza e consulenza in favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali, al fine di facilitare le condizioni per la creazione di uno stato di diritto, Istituzioni credibili e trasparenti e, soprattutto, di Forze di Sicurezza autonome e ben equipaggiate, in grado di assumersi autonomamente il compito di garantire la sicurezza del Paese e dei propri cittadini.
 
fonte Stato Maggiore della Difesa
 

La brigata "Pinerolo" subentra alla brigata "Sassari"

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Si è svolta questa mattina presso l’aeroporto di Herat, la cerimonia di avvicendamento alla guida del Train Advise Assist Command West (TAAC W), il comando Nato multinazionale e interforze a guida italiana che opera nella regione Ovest dell’Afghanistan nell’ambito della Missione Resolute Support (RS). La Brigata “Sassari”, dopo sei mesi di addestramento, consulenza e assistenza a favore delle forze di sicurezza locali, è stata avvicendata dalla brigata “Pinerolo”. Alla cerimonia hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia a Kabul Roberto Cantone, il Comandante del Comando NATO di Brunssum Generale di Corpo d'Armata Riccardo Marchiò, il Comandante della missione Resolute Support John W. Nicholson, l’Italian senior Representative Gen. di Divisione Massimo Panizzi in rappresentanza del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e tutte le  massime autorità civili e militari afgane della regione ovest. Il Gen. Marchiò, nel suo intervento, ha ringraziato il Comandante cedente Generale di Brigata Gianluca Carai, ed i Sassarini schierati, per gli eccellenti risultati conseguiti e ha formulato al Generale di Brigata Francesco Bruno, ed alle sue unità, gli auguri per il delicato e fondamentale compito che li attende. Il Gen. Nicholson, ha invece ripercorso dal canto suo le numerose attività condotte dal TAAC W nel semestre di responsabilità della “Sassari”, citando alcune significative operazioni, quali l’assistenza, “a domicilio”, alle Forze di Sicurezza afgane in aree distanti da Herat con i Sassarini schierati, anche per lunghi periodi, nelle varie provincie della regione ovest, a supporto delle controparti locali impegnate, autonomamente, durante le fasi di pianificazione e di condotta di attività militari contro l’insorgenza. L’eccezionale contributo fornito dal contingente italiano durante le operazioni di messa in sicurezza delle aree interessate all’inaugurazione dei lavori per la realizzazione del gasdotto TAPI, presieduta dal Presidente della Repubblica dell'Afghanistan Ashraf Ghani, e successivamente durante l’incontro dello stesso Presidente con il Comandante del Supreme Allied Commander Europe (SACEUR), Generale Curtis Scaparotti accompagnato da quattro ambasciatori presso la NATO. Il Gen. Nicholson ha, inoltre, evidenziato come la regione ovest, a guida italiana, risulta aver ottenuto i migliori risultati di tutto il paese, in termini di sicurezza, sviluppo economico e sociale – trai cui spiccano gli elevati livelli di integrazione femminile e di scolarizzazione – ed anche in termini di controllo del territorio, con oltre l’84% della popolazione sotto l’influenza delle istituzioni governative. Risultati tangibili che dimostrano l’impegno e la dedizione dei soldati italiani che si sono alternati in Afghanistan dal 2002 ad oggi. Per il Comando della Brigata “Pinerolo” si tratta del secondo mandato in terra afgana; contestualmente il 9º Reggimento fanteria “Bari” ha assunto il comando della Task Force Arena, unità preposta alla sicurezza e al supporto delle attività del contingente italiano avvicendando il 152° Reggimento fanteria “Sassari”.
 
fonte Stato Maggiore della Difesa