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Tecnologie di guerra

L'incredibile fortuna dei programmi scandinavi

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E' da molto tempo che l'industria militare scandinava riesce a sfornare prodotti di alta qualità, con un target di utenza estera molto ben indovinata, e che frutta molto agli investitori.

A) Gripen

E' stata divulgata la notizia per cui il Brasile intende acquistare un totale di 108 cacciabombardieri  Saab Gripen E/F per la propria Força Aérea Brasileira. L'acquisizione avverrà in tre tranches, di cui la prima di 36 velivoli per (da 5,4 miliardi di dollari) per rimpiazzare i Dassault Mirage 2000C già ritirati dal servizio. Le altre due tranches verranno commissionate successivamente per rimpiazzare gli F 5 EM/FM e i 52 AMX ancora in servizio la cui radiazione è prevista entro il 2035. Il primo contratto era stato siglato tra in 2 paesi nel 2014 con un ordine iniziale di 28 jets. Il piccolo caccia svedese viene considerato il primo caccia di "quarta generazione e mezzo". Progettato a partire dagli anni settanta, entrò in produzione nei primi anni Novanta, in anticipo rispetto a tutti gli altri aerei delle stessa generazione.  Le sue caratteristiche sono l'essere un caccia di piccole dimensioni, nella categorie delle 12 tonnellate e mezzo. Inizialmente il progetto aveva previsto una possibile partnership con l'AMX italo-brasiliano, ma poi le specifiche richieste per il prodotto svedese portarono ad una divisione dei programmi. Può considerarsi, come per l'A-4 A-4 Skyhawk progettato da Ed Heinemann, un piccolo caccia con una grande capacità di carico. All'epoca del progetto, si levarono voci contrastanti sulla sua nascita: l'aver sviluppato un caccia nazionale, con un programma da 11 miliardi di dollari, per un paese di 8 milioni d'abitanti come la Svezia, significava aver investito ben 1000 $ in media per ogni svedese. Tuttavia il piccolo jet ha iniziato a collezionare un gran numero di clienti esteri. Va considerato però che il jet utilizza anche componenti stranieri: Il motore F 404 è quello dell'F 18 americano, prodotto con modifiche in Svezia,  il radar è della Gran Bretagna, il sistema di ricerca e traccia a raggi infrarossi è italiano. Gran parte della struttura del velivolo può essere costruito in Brasile. I clienti sono, oltre alla Svezia (204 ordini), la Repubblica Ceca con 14 esemplari, il Sudafrica con 26, l'Ungheria con 14 e la Tailandia con 12 ordinazioni. Con l'aggiunta della richiesta brasiliana, si può certo dire che il Gripen si è rivelato un programma di successo internazionale.

B) CV 90

Il CV 90 è il veicolo da combattimento terrestre prodotto dalle svedesi Bofors e Saab. Il programma di sviluppo nacque nel 1984: furono presentati tre prototipi per le prove comparative e il prototipo del CV 90 venne prescelto per lo sviluppo. Entrato in produzione nel 1993, subito iniziò ad aggiudicarsi un gran numero di clienti stranieri: oltre alla Svezia (509 esemplari), fu acquistato da Norvegia (104), Finlandia (102), Paesi bassi (192), Danimarca (45+45); Svizzera (186), Estonia (44 ordinati all'Olanda). Il veicolo si presenta come un programma polivalente, che può essere declinato in numerose varianti (carro da fanteria, con cannone da 30, 35 o 40 mm a seconda del paese utilizzatore), carro medio (da 105 o 120 mm), Armadillo (versione antimina senza torretta), e tanti altri. Con oltre 1000 modelli prodotti, ha surclassato il Dardo italiano, l'Ascod austro-spagnolo, il Bionix di Singapore e altri della sua categoria. Il più complesso tra i veicoli in questione, il Puma tedesco, prodotto dal 2009, per ora non ha ancora avuto ordini stranieri definitivi.

Patria AMV

Il Patria AMV (Armored Vehicle Modular) è un veicolo militare 8 × 8 multiruolo prodotto dalla società finlandese industria della difesa Patria. La sua caratteristica principale è la sua struttura modulare, che permette l'incorporazione di torrette differenti, armi, sensori o sistemi di comunicazione sullo stesso scafo. Diversi progetti della versione APC (veicoli corazzati da trasporto) e IFV (Veicolo da combattimento della fanteria) sono stati realizzati, così come ambulanze, versioni di supporto al fuoco portamortai.  Il veicolo ha un ottimo livello di protezione ed è  in grado di sopportare le esplosioni fino a 10 kg (22 lb) TNT. L'AMV ha livelli di protezione fino a  proiettili da 30 mm APFSDS (perforanti) sull'arco frontale. Un'altra caratteristica importante è la molto buona mobilità (che unisce velocità, agilità e comfort dell'equipaggio) in terreni accidentati, attivato dalla sospensione idraulica sofisticata ma robusta che  consente di regolare ogni ruota singolarmente. Gli operatori sono: Croazia (126 modelli), Finlandia (62), Polonia (997), Slovenia (30), Sudafrica (238), Svezia (113), Emirati Arabi Uniti (15). Gli USA hanno prodotto dei prototipi per il USMC. In totale ben 1625 modelli sono stati prodotti.

 

di Antonio Frate

 

 

Cerimonia di chiusura del servizio dei Pelican e varo del sommergibile Venuti

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Il 26 settembre, presso l'aeroporto militare di Pratica di Mare (RM), con una sobria cerimonia è stato segnato il congedo per gli HH-3F, gli elicotteri Pelican dell'AMI (Aeronautica Militare Italiana). La manifestazione è stato presieduto dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa e dal Generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi, Comandante la Squadra Aerea, e da  una rappresentanza del 15° Stormo e dell’Associazione "Gente del 15°", che è composta soprattutto da ex-appartenenti al Reparto SAR dell'Aeronautica Militare. Presente infine, una rappresentanza del personale del 6° Reparto Manutenzione Elicotteri. Il Pellicano, come è soprannominato, era entrato in servizio nel 1977. Ha volato per oltre 185.000 ore ed ha contribuito al salvataggio di oltre 7.000 persone in imminente pericolo di vita. Infatti il suo ruolo principale è stato quello del SAR, il salvataggio. è stato impiegato anche in operazioni fuori area, come in Somalia, ex Juogoslavia, Albania, Kosovo ed Iraq, garantendo all'AMI una piattaforma sicura e versatile di soccorso. Il Pellicano lascia il testimone all'HH-139, la versione dell'Aw 139 (best seller di Agusta Westland), dedicata appunto alle missioni SAR per l'AMI.  L'HH-139 avrà una specifica utilizzazione SAR in Patria, essendo destinata alla ricerca e soccorso dei piloti precipitati sul territorio nazionale, e in modo marginale come C-SAR, ossia potrà svolgere le stesse funzioni in aree operative all'estero, in zone di conflitto. Sono stati ripresi in azione dalle TV nazionali, ad esempio, nel tragico incidente accaduto a due Tornado quest'estate nelle Marche. Ma nei piani dell'AMI dovrebbe entrare in servizio anche l'HH-101, la versione militare dell'AW-101, che per dimensioni e ruoli dovrebbe, a rigore, essere il vero sostituto funzionale del Pelican. Uno dei primi modelli di HH-101 ha volato nel Regno Unito,  all'uscita dagli stabilimenti locali di Agusta-Westland, a Yeovil, nel marzo di quest'anno. L'HH-101 è stato poi mostrato al Farnborough Airshow 2014, nello stand di Agusta-Westland, in luglio.

Marina Militare: cerimonia del  varo del “Pietro Venuti”, il sommergibile S-528

Nella mattina del  9 ottobre 2014, si è svolta la cerimonia per il varo del sommergibile “Pietro Venuti” alla presenza del  Ministro della Difesa Roberta Pinotti, , del  Capo di stato maggiore della Marina, dell' ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, dell’amministratore delegato di Fincantieri, Ing. Giuseppe Bono e di  autorità civili, militari e religiose. Alla cerimonia ha preso parte, inoltre, come Madrina della cerimonia, Maria Venuti, nipote del sommergibilista Pietro,  caduto in azione nel mare Arabico nel 1940 ed insignito della Medaglia d’Oro al Valore Militare. Il Venuti verrà consegnato alla Marina Militare a fine del prossimo anno. Il nuovo gioiello della tecnologia firmata Fincantieri è il centounesimo sommergile realizzato dai cantieri di  Muggiano dal 1907: e' lungo 57 metri, largo 12, può raggiungere una velocità massima in immersione di sedici nodi ed ha un equipaggio di 27 unità. Verrà affiancato dal gemello "Romeo Romei" nell'estate 2016. Rispetto al progetto originale tedesco il sommergibile può raggiungere profondità maggiori ed è più silenzioso (ad es. gli organi meccanici sono realizzati su supporti elastici per ridurre le vibrazioni). Grazie alla tecnologia "fuel-cell" ha elevata autonomia in immersione. Tali battelli hanno un prezzo totale di quasi un miliardo l'uno, per cui all'inizio dell'anno scorso, quando vennero stanziati i primi fondi per l'acquisto, provocarono la reazione di alcuni organi di stampa, che ne hanno criticato l'acquisto.

 

di Antonio Frate

 

 

Aereo malese colpito dal missile Buk

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Il missile che ha abbattuto l'aereo civile della Malaysia Airlines (volo Amsterdam-Kuala Lampur) ieri, in Ucraina, è un missile Buk. I sistemi missilistici della classe Buk sono stati sviluppati dall'Unione Sovietica e dalla Federazione Russa per attaccare missili da crociera, bombe intelligenti, velivoli ad ala fissa ed elicotteri e UAV. Sia le forze armate ucraine sia quelle della Russia sono dotate del sistema missilistico anti-aereo "Buk". Il sistema risulta di notevoli dimensioni: è presente il lanciatore, installato su un semovente cingolato, un secondo cingolato di comando e un radar, quindi risulta difficilmente occultabile ai satelliti. Il solo missile ha un peso di 690 kg, è lungo 5,55 m ed ha un diametro di 0,4m. Il sistema, denominato SA-11 "Gadfly" in occidente, è il successore del 2K12 Kub, rispetto al quale ha migliori prestazioni grazie all'utilizzo di motore a razzo anziché statoreattore, ed è un sistema antiaereo simile al Tartar-SM-1 americano ma molto più moderno. Il sistema, è entrato in servizio nel 1980 contemporaneamente al sistema SA-10 Grumble. La tangenza è di 14 km, la carica d'esplosivo di 70 kg. Il sistema Buk ha avuto sin dalla sua introduzione vari aggiornamenti, come la versione BUK 1 (in servizio dall''83), che hanno portato al sistema 9K37M2 "Buk-M2", SA-17 Grizzly nel codice NATO. Lo sviluppo del sistema 9K37 "Buk" iniziò il 17 gennaio 1972 su richiesta del Comitato Centrale del PCUS. Allo sviluppo parteciparono molti tecnici che avevano sviluppato il precedente sistema 2K12 "Kub" o SA-6 "Gainful" secondo la designazione NATO. E' stata sviluppata contemporaneamente anche la versione navalizzata del Buk, denominata 3K90, "Uragan", SA-N-7 "Gadfly" secondo la designazione NATO. Il sistema 3K90 "Uragan" usa gli stessi missili 9M38 e 9K37 ma differenti lanciamissili e radar di tiro e sistemi di guida. Il sistema venne testato tra il 1974 e il 1976 sui cacciatorpediniere della Classe Kashin ed entrò in servizio nella Marina Sovietica equipaggiando le unità dalla Classe Sovremmenyj. Nel 1992 iniziarono i lavori di ulteriore ammodernamento del "Buk" e le modifiche vennero sviluppate tra il 1994 e il 1997 e diedero origine al sistema 9K37M1-2 Buk-M1-2, entrato in servizio nel 1998. Il nuovo sistema era abbinato al nuovo missile 9M317, con migliore prestazione cinematica e che tuttavia poteva essere ancora utilizzato anche dal sistema Buk-M1. Il nuovo missile ed altri miglioramenti permettevano al Buk M 1-2 di intercettare anche missili balistici. Il raggio d'azione passava da 30 a 50 Km. Il 9K37M1-2 Buk-M1-2 viene esportato con la denominazione di "Ural".

 

di Antonio Frate

 

 

Una panoramica sul mercato delle pistole

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La Beretta S.P.A., famosa azienda di Gardone Val Trompia (BS) produttrice di armi da fuoco portatili sin dal 1526, è la fornitrice delle pistole d'ordinanza della Forze Armate USA.  Ad oggi, oltre 600.000  pistole M9 (in calibro 9x19mm parabellum, versione americana e modificata del modello 92, entrata in produzione nel 1978), sono state consegnate alle forze armate e varie forze di polizia della prima potenza militare del mondo. La prima commessa risale al 1979, quando fu consegnato uno stock di pistole modello 92 al reparto d'assalto speciale "SEAL Team 6" della US Navy. Nel 1985 fu invece sottoscritto un contratto del valore di 75 milioni di dollari per la fornitura di 315.930 pistole M9 ai reparti dell'esercito, della marina, dell'aeronautica militare, del Corpo dei marines e della U.S. Coast Guard, in sostituzione della storica Colt M 1911A1 (1911 indica la data di entrata in servizio dell'arma). Nel 1987 fu avviata la produzione in serie delle pistole d'ordinanza nella nuova corporation con sede negli Usa (Maryland). All'epoca, con l'aggiudicazione del contratto, le aziende concorrenti promossero azioni legali per contestare il risultato della gara, ma le persero: fu confermato che la Beretta soddisfaceva tutti i requisiti richiesti dalle Forze Armate americane, meglio delle concorrenti. Alcuni militari americani lamentavano la diminuita potenza di fuoco della nuova arma, a causa del calibro minore (le 1911 utilizzano il .45 ACP), ma per l'uso della pistola d'ordinanza come arma difensiva, piuttosto che offensiva, tale fattore è meno rilevante, o addirittura utile ad evitare incidenti, come nel caso dei conflitti a fuoco in ambienti chiusi. Due anni più tardi, ulteriori 50.000 pistole 92FS vennero acquistate da parte della polizia federale e delle unità assegnate al pattugliamento e controllo delle frontiere. Altre 18.744 92FS furono consegnate nel 2002 alla U.S. Air Force, e tre anni più tardi Beretta Usa Corporation sottoscrisse 13 differenti contratti con il Pentagono, tra cui quelli per la fornitura di 60.000 pistole M9 per USAF, US Army e 3.500 pistole modello M9A1 e 140.000 special al Corpo dei marines. Nel settembre del 2007, U.S. Army e U.S. Navy ordinarono di 10.576 pistole 92FS. Nel febbraio 2009, Beretta Usa Corporation ricevette dal Pentagono una commessa di 450.000 pistole M9 e relative munizioni, per un valore complessivo di 220 milioni di dollari, "il maggiore contratto d'acquisto di pistole dalla fine della Seconda Guerra Mondiale", come fu rilevato dalla stampa statunitense. Era il periodo della nuova amministrazione Obama, alle prese con un riassetto epocale causato dalla crisi bancaria del 2007. Ventimila di tali armi furono poi trasferite dall' U.S. Army al ricostituito esercito iracheno. Nel settembre 2012 la Beretta ha ottenuto un nuovo, ulteriore contratto per rifornire l’Us Army per ulteriori 100.000 pistole M9. Le armi Beretta equipaggiano forze armate e di polizia di innumerevoli paesi in tutto il mondo. Italia: Polizia di stato, Carabinieri e Guardia di finanza sono armati con le 92SB; Francia: la Gendarmerie Nationale e l'Armée de l'Air hanno adottato invece il modello 92G (110.000 pistole consegnate dal 1987); Spagna:  la Guardia Civil ha sottoscritto nel 2002 un accordo con Beretta per la fornitura di 45.000 pistole 92FS; Turchia:  quarantamila pistole dello stesso genere consegnate alla polizia nazionale; Canada: nell'aprile del 2007, la holding italiana ha firmato un contratto per la fornitura alla polizia di frontiera canadese delle pistole semiautomatiche Px4 Storm, battendo la Sig Sauer P 226, arma in dotazione ai Navy Seal, scelta da questi ultimi per la sua elevata capacità di resistere alla corrosione negli ambienti salmastri (dopo il già citato acquisto delle Beretta). Va comunque ricordato che l'azienda italiana s'è impegnata per risolvere tale gap tecnico. La Px4 Storm è invece un modello di recente progettazione, che utilizza la tecnologia dei tecnopolimeri. Oltre alla Polizia canadese di frontiera (le famose Giacche rosse) è stata adottata da numerose polizie locali americane ed italiane.

SIG SAUER.  L'azienda svizzera si è aggiudicata un'altra grande commessa, quella della forze di Polizia francesi, col modello SP 2022, una versione modificata del SP 2009/2340. E' entrata in servizio con la polizia francese, dogane, amministrazione penitenziaria e Gendarmeria nel 2002 per una durata prevista di 20 anni, da cui il nome. L'arma, disponibile in 9x19mm, 40 S & W e 357 SIG, è dotata di una guida Picatinny integrata (piuttosto che di rotaia in uso ad altri modelli) e il grilletto anteriore ha forma differente. Inoltre può essere dotata di una canna filettata e soppressore staccabile e le mire fisse sono a coda di rondine. Sui modelli francesi campeggia la dizione "Propietè de l'Etat", pressofusa sul lato dell'arma.

GLOCK 17: Le truppe britanniche stanno gradualmente sostituendo le pistole Browning 9mm utilizzate dalle Forze Armate per più di 40 anni (dal 1967), con le Glock 17 Generation 4.
La Glock 17 Gen 4 è molto più leggera ed accurata dell'attuale pistola Browning. Essa ha anche una maggiore capacità del caricatore,  17 colpi 9mm rispetto ai 13 della Browning.  Il MoD ha firmato un contratto di 9mln di sterline per fornire alle Forze Armate più di 25.000 armi, incluse le fondine. La Glock 17 può essere utilizzata più rapidamente dell'arma americana che sostituisce, entro circa un secondo.  Per il MoD dopo ben più di quattro decenni in servizio, la pistola dal produttore americano Browning non era più l'arma ideale, iniziando a perdere di affidabilità, ed era diventata sempre più costosa da mantenere.  Dopo aver sperimentato sette armi diverse, si è arrivati alla Glock. Tra i primi a ottenere la nuova Glock saranno le truppe in servizio in Afghanistan, dove il nemico a volte può attaccare a distanza molto ravvicinata.  Le pistole sono ottimamente efficaci in un intervallo compreso tra 10 e 25 metri. La Glock ha tre fermi di sicurezza built-in, e può essere mantenuta a pieno carico con il colpo in canna anche quando è nella custodia. Fabbricata in Austria, è stata testata per circa 18 mesi, sparando migliaia di colpi in climi che variano da -40 ° C ad oltre 50 °C. La Glock 17 equipaggia eserciti e polizie in tanti paesi nel mondo.

CARACAL. Si tratta  (nome mutuato da una lince africana) della prima pistola semiautomatica interamente concepita e costruita negli Emirati Arabi Uniti. Costruita dalla Caracal International LLC di Abu Dhabi, è un progetto di Wilhelm Bubits,  ideatore assieme all'ingegner Gaston Glock, delle pistole austriache Glock. E delle Glock le Caracal impiegano molte delle soluzioni tecniche: scatto in "azione sicura" (una azione doppia con percussore parzialmente prearmato), percussore interno, uso di polimeri per la realizzazione del fusto. E' presente una slitta per il montaggio d'accessori integrata sotto il Dust Cover e un indicatore di colpo in canna presente sulla culatta, ad alta visibilità e rilevabile al tatto, simile all'analogo dispositivo presente sulla pistola tedesca Walther P99 o sull'austriaca Steyr Serie M-A1, pistola questa a sua volta progettata da Wilhelm Bubits e che riprende varie soluzioni tecniche Glock. Le Caracal sono dotate di uno sgancio del caricatore ambidestro (pulsante per il rilascio del caricatore sistemato su ambedue i lati) e dispositivo di Hold-Open (sgancio del carrello in apertura) sul lato sinistro. Non impiegano sicure manuali ma interne, in maniera analoga alle pistole Glock e Steyr M-A1. Il peso dello scatto delle Caracal si attesta sui 2,2 chili, con una corsa di 8 millimetri. Esistono due varianti della pistola Caracal: la F (Full-Size) con canna da 104 mm per una lunghezza totale di 178 mm, altezza di 135 mm, pessore di 28 mm e peso a vuoto di 750 grammi. I caricatori impiegati hanno una capacità variabile dai 16 ai 18 colpi a seconda del calibro. La C, compatta, ha canna da 90 mm per una lunghezza totale di 167 mm, altezza di 122 mm e peso a vuoto di 700 grammi, mentre lo spessore resta invariato rispetto alla Full-Size. E' adatta al porto occulto.  I caricatori impiegati hanno una capacità variabile dai 13 ai 15 colpi a seconda del calibro, che può essere 9 mm Parabellum, .40-Smith & Wesson, .357-SiG e 9 × 21 mm IMI, essendo il mercato italiano il primo sul quale la Caracal International LLC ha voluto puntare per la distribuzione commerciale.

 

di Antonio Frate

 

 

M346 Alenia Aermacchi

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Mentre proseguono i bombardamenti su Gaza, l'Aeronautica Israeliana si è dotata dei primi due velivoli da addestramento avanzato Alenia Aermacchi M-346 presso la base aerea di Hatzerim. Si tratta dei primi due esemplari dei 30 velivoli che andranno a sostituire i TA-4 attualmente in servizio; e prenderanno il nome di Lavi (leone in ebraico). Il 16 febbraio 2012 il Ministero della Difesa israeliano aveva annunciato di aver selezionato gli M-346 Master per sostituire i 30 TA-4 Skyhawk ancora in dotazione come aerei addestratori nell'Heyl Ha'Avir. Benché usati come addestratori, tali aerei furono comunque utilizzati per bombardare Gaza nel 2010. Si può quindi pensare che le successive versioni del velivolo italiano possano essere utilizzate anche per il combattimento. Come già avvenuto precedentemente, l'M-346 ha avuto la meglio nei confronti del "rivale" sudcoreano KAI T-50 Golden Eagle, che era stato valutato da Israele nella gara per l'acquisizione del nuovo addestratore avanzato. Il primo addestratore dei trenta in corso di produzione per le forze aeree israeliane è stato presentato a marzo in una cerimonia all'interno dello stabilimento di Venegono Superiore, in provincia di Varese, alla presenza degli operai, dei vertici societari e delle forze armate italiane ed israeliane. Si tratta del primo velivolo di tale categoria non statunitense scelto da Israele. Il roll out del primo esemplare è avvenuto il 20 marzo 2014. Il 19 luglio 2012 il Ministero della Difesa israeliano aveva siglato con Alenia Aermacchi, (subholding del gruppo Finmeccanica), in collaborazione con aziende israeliane e di altri paesi, un contratto per la fornitura dei 30 addestratori avanzati a getto M-346 e dei relativi sistemi di addestramento a terra, per un ammontare di 850 milioni di dollari. Secondo i vertici societari, potrà essere il primo passo di un rapporto di collaborazione più ampio con lo stato israeliano. «Si tratta di una commessa complessa che ha coinvolto nelle forniture anche Honeywell, il governo israeliano e la joint venture Tor – così dichiarò il Ceo di Alenia Aermacchi, Giuseppe Giordo –. Per la parte che ci compete, questo ordine vale 450 milioni di euro». Oltre ai 30 velivoli per l' Heyl Ha'Avir di Israele l'azienda del gruppo Finmeccanica sta rifornendo con il nuovo addestratore le forze aeree di Italia, Aeronautica Militare, 6 esemplari (+ 9 in opzione), di cui 3 già consegnati e assegnati al Reparto Sperimentale di Volo (l'annuncio fu dato al salone parigino di Le Bourget nel giugno 2009. Valore della commessa, 280 milioni di euro. La Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici, ARMAEREO rese noto che l'aereo è stato classificato come T-346). L'Aeronautica di Singapore, Angkatan Udara Republik Singapura, ha richiesto 12 esemplari, tutti consegnati e operativi, e l'Aeronautica polacca, Siły Powietrzne, 8 esemplari (+4 in opzione) in ordine. La firma del contratto, per tali 8 velivoli con il relativo supporto tecnico (e un'opzione per altri 4), è avvenuta il 27 febbraio 2014. L’accordo ha un valore di circa 280 milioni di euro. L’acquisto servirà a sostituire i velivoli PZL TS11 Iskra nella formazione dei futuri piloti degli F-16C/D polacchi.

Complementarietà con l'M 345: Nel campo dell’addestramento Alenia Aermacchi è ben posizionata per poter catturare anche altri mercati, specie in Asia ed in Europa, anche grazie all’ampliamento dell’offerta, avvenuto con il lancio nel 2012 del programma “345”. Tale addestratore basico-avanzato, il cui sviluppo è portato avanti con l’Aeronautica Militare italiana, unisce i costi operativi e di acquisto ridotti degli aerei turboelica con le prestazioni tipiche degli aerei a getto, quindi più efficaci nella formazione dei piloti. Questo velivolo sostituirà gli MB339 delle Frecce Tricolori. Tale velivolo è stato provato dal Comandante della PAN il 3 luglio scorso, in quanto, come già annunciato, sarà il nuovo aereo delle Freccie Tricolori.

Prospettive future: L’M-346 ha vinto le gare internazionali più importanti, raggiungendo ad oggi un portafoglio ordini di 56 velivoli. Secondo Giordo «Il middle east sta diventando sempre più strategico, ma per il futuro vedo grandi opportunità soprattutto nel nuovo programma americano, il cui lancio è atteso nel 2017-18. È un piano enorme, da 350 aeroplani». Tale riferimento è al programma T-X, il concorso indetto dall'U.S. Air Force per trovare il sostituto del Northrop T-38 Talon come addestratore avanzato, a cui l'Alenia Aermacchi partecipa negli Stati Uniti. Per l'occasione il velivolo è stato rinominato Sistema Formativo Integrato T-100, e in caso di vittoria si sposterà la produzione dall'Italia agli U.S.A. Nel gennaio 2013, Alenia Aermacchi ha firmato una lettera di intenti con la General Dynamics per l'ingresso della compagnia statunitense all'interno del programma. Le due società offriranno un sistema integrato di addestramento basato sulla piattaforma T-100 di Alenia Aermacchi, variante per il mercato Usa dell’M-346. Il velivolo sfiderà nuovamente il KAI/Lockheed Martin T-50 Golden Eagle e l’Hawk di Bae Systems, che parteciperà alla competizione assieme a Northrop Grumman, L-3 e Rolls-Royce. Assieme ai rivali “storici” ci saranno anche Boeing e Saab, che si presenteranno assieme. In ogni caso le stime prevedono che il modello sarà costruito in oltre 600 esemplari entro il 2020, escludendo la versione da combattimento, alla quale a volte ci si riferisce con la designazione non ufficiale M-346K. Quest'ultima è un candidato alla sostituzione del caccia leggero Northrop F-5E Tiger II, diffuso in numerose aeronautiche militari nel mondo. Sebbene questo aereo nasca come addestratore, non sarà escluso il suo impiego come cacciabombardiere leggero, come è accaduto per l'MB-339. Le forniture totali potrebbero portare alla produzione totale di oltre 1.000 apparecchi.

 

di Antonio Frate