Dall'Occidente all'Oriente

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Creato Giovedì, 29 Dicembre 2022 15:36
Ultima modifica il Sabato, 20 Gennaio 2024 14:37
Pubblicato Giovedì, 29 Dicembre 2022 15:36
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Il fronte nord-orientale non fu il solo sul quale combatterono i soldati italiani, già prima dell’ingresso nelle ostilità un contingente italiano aveva infatti occupato in Albania il porto di Valona con il 10° Reggimento Bersaglieri e una batteria da montagna mentre una legione di volontari col nome di “Legione Garibaldina” andava a combattere in Francia nel 1914, dove vennero inviati dal 1917 anche migliaia di operai militari inquadrati nelle T.A.I.F. (Truppe Ausiliarie Italiane in Francia). 
In Libia, inoltre, gli italiani erano già da tempo impegnati in una faticosa guerra contro la resistenza locale. 
Guerra che si legherà al primo conflitto mondiale quando Turchia e Germania interverranno in aiuto degli insorti nel 1915, e che impegnerà il Regio Esercito per oltre un decennio.
Benché il Generale Cadorna fosse contrario, in seguito alle insistenze degli alleati altri contingenti italiani vennero poi inviati in diversi scacchieri della guerra. 
Oltre ai reparti di rinforzo in Albania, furono particolarmente importanti il contingente italiano in Macedonia del Generale Giuseppe Pennella, che prese Monastir per merito della Brigata “Cagliari” e nel 1918, il II Corpo d’Armata del Generale Alberico Albricci inviato in Francia dove conquistò l’importante posizione dello ChemindesDames. 
Minori per dimensione ma significative furono poi le vicende del piccolo contingente in Palestina e della “Legione Irredenta”, arruolata in Russia fra i prigionieri austriaci di lingua italiana e che prenderà parte alla Guerra Civile russa, rimpatriando nel 1919.
 
di Antonio Salvatore