Boko Haram, la storia e gli attentati in Nigeria

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Creato Mercoledì, 10 Gennaio 2024 11:21
Ultima modifica il Mercoledì, 10 Gennaio 2024 11:23
Pubblicato Mercoledì, 10 Gennaio 2024 11:21
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Boko Haram è il nome con cui viene comunemente chiamato il movimento estremista islamico diffuso nel nord della Nigeria. È anche noto come Gruppo della Gente della Sunna per la propaganda religiosa e il Jihad. Nel 2015 si è alleato con l'Isis, meglio noto come presunto Stato islamico. Il leader di Boko Haram per lungo tempo è stato Abubakar Shekau, morto suicida in uno scontro a fuoco contro i combattenti jihadisti rivali nella provincia dell’ Africa occidentale. Il leader attuale è Abu-Musab al-Barnawi.
Il gruppo affonda le proprie radici religiose nella setta degli Yan Tatsine, attiva negli anni ‘80 nello stato di Kano. Boko Haram si è costituito nel 2002 sotto la guida di Muhammad Yusuf, un imam della moschea di Maiduguri, dotato di grandi capacità oratorie e divenuto in pochi anni molto noto tra la popolazione locale per le sue accese prediche contro la corruzione dei politici.
Il gruppo che opera prevalentemente negli stati del nord-est della Nigeria, è noto per la brutalità delle sue azioni, inclusa la pratica del reclutamento di bambini-soldato. Le attività di Boko Haram hanno causato una grave crisi umanitaria, con milioni di persone sfollate e gravi conseguenze sulla sicurezza nella regione del Sahel. Gli sforzi per contrastare Boko Haram coinvolgono operazioni militari, collaborazione regionale e iniziative per affrontare le cause socio-economiche del conflitto. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione e sono stati compiuti sforzi congiunti per affrontare questa minaccia.
Dalla primavera del 2011 si sono susseguiti una serie di attentati a chiese cristiane e a sedi governative. Da allora l’attività terroristica non si è mai arrestata, insanguinando anche la Pasqua 2012 e provocando un ininterrotto stillicidio di vittime. 
 
di Maria Giovanna Aiello, Jacopo Bacci, Fabiola Fatigati, Chiara Gargiulo, Giuseppe Punzo, Chiara Ruocco, Francesco Sicignano, Filippo Sorrentino.