Embedded Agency >

Storia del Distretto Militare di Campobasso (quinta parte)

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 

L’articolo è un piccolo ma prezioso scrigno di informazioni di carattere storico-militare infatti, oltre alla conoscenza dei vari Reggimenti partecipanti e delle Autorità militari presenti, risulta particolarmente interessante per le indicazioni che ci fornisce circa l’ubicazione dei poligoni di tiro, quella di Ripalimosani per la Fanteria e quello di Monte Vairano per l’Artiglieria. In  ultimo,   ma   non   ultimo,   è   interessante   il   dato   riguardante   l’aspetto   sociologico   circa   il rapporto intercorso tra la cittadinanza e gli uomini in divisa, che viene descritto come entusiastico. La   conferma   di   quanto   appena   esposto   è  l’abbondante   produzione   di   cartoline   che   la “Cartoleria   Giovanni   Colitti   e   Figlio”   pubblicò   per   immortalare  l’avvenimento,   ma   soprattutto, l’attenta visione di alcune di esse, ci permette di individuare in quali punti, riferendoli all’odierna città, erano dislocate le varie aree militari. Uno degli accampamenti fu posto nell’attuale incrocio di Via Porta Napoli ed il Conservatorio di Musica “L. Perosi”, un altro nell’attuale Via Roma, le artiglierie furono stazionate nell’odierna Villa dei Cannoni, che proprio da quell’avvenimento trasse il suo nome, alcune esercitazioni si svolsero lungo l’attuale Via A. Scatolone, infine, la sfilata dei vari reparti, preceduti dalla Banda Militare (moltoprobabilmente al termine delle Grandi Manovre), lungo il corso Vittorio Emanuele III. L’anno   successivo,   esattamente   nell’agosto   del   1905,   lungo   l’asse   Napoli –  Benevento – Campobasso, si svolsero le Grandi Manovre Militari del IX e X Corpo d’Armata. Dei territori molisani interessati, si ricordano quello di Guardiaregia, quello di Vinchiaturo, dove  fu   installata  la   stazione  radiotelegrafica,   e   quello  di  Campobasso,   nella  cui  periferia  furono posizionati, tra le altre cose, anche i panifici del IX Corpo d’Armata.

di Antonio Salvatore