Fake news, Salvini condanna il Parlamento Europeo

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Creato Lunedì, 25 Dicembre 2017 10:53
Ultima modifica il Lunedì, 25 Dicembre 2017 10:57
Pubblicato Lunedì, 25 Dicembre 2017 10:53
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“Mi scuso col pubblico che sta seguendo qui questi deliri. Secondo me, non siete normali. Ci sono 20 milioni di disoccupati in Europa, c’è il terrorismo islamico, c’è un’immigrazione fuori controllo. E voi con cosa impegnate il Parlamento Europeo, peraltro deserto? Sul bavaglio a Facebook e sulle fake news. Voi dovreste essere curati da un medico bravo”. Queste sono state le parole pronunciate da Matteo Salvini alla riunione al Parlamento Europeo nel marzo 2017. Il leader leghista ha messo in dubbio la democrazia del Parlamento dichiarando: “State attenti che se applaudite vi buttano fuori…Io aspetto che il Parlamento si paghi la psico-polizia per indagare i psico-reati per quelli che non sono allineati al pensiero unico e alla moneta unica”. Salvini ha così continuato il suo intervento sempre in modo schietto e diretto sostenendo che per il Parlamento europeo ogni linea di pensiero contraria alle sue idee su immigrazione, adozioni gay, chiusura dei campi rom sta a significare razzismo, omofobia e islamofobia. “Il Parlamento Europeo non è stato in grado di controllare le menti degli Europei nelle urne. Ne sono esempio il referendum in Gran Bretagna e le elezioni in USA”. Infine ha chiuso il suo breve intervento sostenendo “Viva la rete e viva Facebook”. Matteo Salvini si dice sì “fortemente preoccupato dalle fake news”, ma non da quelle pubblicate su Facebook, bensì da “quelle che vendono giornali e tg sulle bugie del governo su tasse, immigrazione e falsa ripresa economica”. A completamento di tutto ciò una inchiesta giornalistica apparsa sul New York Times, basata sul fatto che la Russia di Vladimir Putin abbia compiuto “interferenze”, utilizzando soprattutto fake news veicolate via web, per favorire Lega e M5S così come nelle recenti campagne elettorali di Usa, Francia e Germania, oltre che nei due referendum sulla Brexit e sull’indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Secondo il Times “molti analisti considerano l’Italia come l’anello debole” della Ue. Il quotidiano americano informa anche che “rappresentanti di Facebook” avrebbero promesso al governo italiano di avere intenzione di “schierare una task force italiana di fact-chekers per affrontare il problema delle fake news prima delle elezioni”.

di Alberto Petruccelli e Luca Sarrapochiello