Il Punto del Direttore

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Creato Venerdì, 31 Dicembre 2010 18:29
Ultima modifica il Giovedì, 08 Novembre 2012 11:02
Pubblicato Venerdì, 31 Dicembre 2010 18:29
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Rifiuti a Scampia (NA) - Foto di Monica Leone

 

 

Operazione Strade Pulite: Viaggio nella “monnezza” da Scampia alla discarica di Chiaiano.

 

 

Cumuli di immondizia sparsi ovunque. Rifiuti in stato di decomposizione. Gente esasperata sommersa da odori nauseanti. Siamo a Scampia (NA) dove l’emergenza rifiuti è davvero forte. Non molto distante la discarica di Chiaiano, presidio militare dal 10 luglio 2008. Qui vi lavorano 70 dipendenti escluso il personale tecnico.

La discarica rischia di chiudere tra 3 mesi. Delle 750 tonnellate al giorno previste, se sono aggiunte in questi ultimi tempi altre 200, per raggiungere quasi le 1000 tonnellate giornaliere. Qui arrivano non solo i rifiuti di Napoli ma anche quelli di Marano e in alcune occasioni quelli di Mugnano.

All’inizio il presidio militare era composto da cento militari, oggi sono all’incirca una ventina. I militari impiegati operano con funzioni di agente di pubblica sicurezza e possono procedere all'identificazione e all'immediata perquisizione sul posto di persone e mezzi di trasporto al fine di prevenire e tutelare l'incolumità di persone e la sicurezza dei luoghi vigilati.

Il grande movimento avviene di notte quando i camion, all’incirca 80 al giorno, portano i rifiuti in discarica.

Ogni tanto la gente fa sentire la sua voce, ma Chiaiano a parte il momento dell'apertura, non è mai stato l'epicentro delle proteste, dato che è una discarica che funziona in modo impeccabile.

La gente si lamenta principalmente per l’odore e per il viavai notturno degli automezzi. All’ingresso della discarica viene effettuato un controllo radiometrico in grado di rilevare sostanze radioattive.

L'immondizia viene trattata con prodotti specifici e coperta col terreno nel giro di poche ore. Con i rifiuti si costruiscono delle gradinate dando vita ad una ricomposizione morfologica del sito. La chiusura viene fatta con un pacchetto impermeabilizzante costituito da vari strati (2 metri di argilla, bentonite, polietilene saldato, di nuovo argilla e infine il terreno). Una recente inchiesta però parla di argilla avvelenata proveniente da una discarica dismessa non impermeabilizzata.La magistratura indaga.

La discarica è comunque dotata di un efficiente sistema di raccolta del percolato e del biogas. Per quest’ultimo ci sono nove pozzi attivi e una torcia che brucia mentre per il percolato vi sono dei serbatoi per lo stoccaggio.

L’emergenza dei rifiuti in Campania inizia nel 1994 con l’istituzione del Commissariato spesso criticato essendo diventato nel tempo un ente ordinario con una certa autonomia di spesa e con un certo numero di dipendenti da mantenere.

L'Operazione “Strade Pulite” è stata autorizzata nel maggio 2008, con decreto nº90 “Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile”, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008.

Dal 29 novembre 2010 è stato autorizzato il concorso di una Task Force di livello Reggimento, 160 militari e circa 100 mezzi dell'Esercito, portando il dispositivo utilizzato per l'operazione a circa 400 unità.

E la Camorra che ruolo ha in tutto ciò? Spesso è stato detto che dietro le proteste dei manifestanti nelle varie discariche ci sia la mano camorrista nonostante il ministro Maroni abbia negato ciò. Ovviamente la Camorra è contro l’apertura di nuove discariche ed ha tutto da perdere in merito alle discariche controllate dall’esercito in quanto non riesce nei suoi interessi malavitosi come quello di sotterrare i rifiuti radioattivi. L’emergenza continua ma a detta di esperti qualificati la vera emergenza arriverà in primavera!

 

 

di Roberto Colella